Stava svolgendo uno stage di un progetto di alternanza scuola-lavoro. Il 18enne Giuliano de Seta muore in un incidente sul lavoro.
Tragedia per Giuliano de Seta, studente 18enne che stava svolgendo uno stage di alternanza scuola-lavoro. Un sogno morto insieme alla sua giovane età che desiderava di diventare un esperto nell’ambito della lavorazione del metallo. L’accaduto riaccende la polemica sulla gestione di questi progetti che, fin troppo spesso coinvolgono giovani vittime.
Chi era Giuliano
E’ successo a Noventa di Piave la tragedia che ha coinvolto il 18enne Giuliano de Seta. Si trovava in una ditta specializzata nella lavorazione di metallo per svolgere uno stage organizzato dalla scuola. Figlio di lavoratore nella meccanica e di una casalinga, il ragazzo aveva il sogno di seguire le orme di suo padre diventando un ingegnere.
Frequentava l’ultimo anno dell’istituto tecnico Da Vinci di Portogruaro, indirizzo elettronica. La scuola aveva organizzato lo stage che ai suoi occhi sembrava l’occasione giusta per realizzare il proprio desiderio. L’esperienza prevedeva un tempo di tre settimane, ma al decimo giorno il sogno di Giuliano è terminato insieme alla sua vita.
La tragedia
Una lastra di metallo gli ha schiacciato le gambe senza lasciargli via di scampo. La situazione è stata irrisolvibile. La famiglia e i suoi compagni di classe affranti dal dolore; la Preside della scuola, Anna Maria Zago, dichiara alla Repubblica: “Era bravissimo in tutte le materie e voleva iscriversi al Politecnico di Milano. Tutti conoscevano e apprezzavano la disponibilità di Giuliano, attivo e propositivo nell’istituto e con i suoi compagni”.
Le polemiche sulla tragedia riaccendono il dolore delle famiglie che hanno perso i propri cari per vicende simili. Dall’inizio dell’anno hanno perso la vita sul lavoro anche Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, rispettivamente in una fabbrica e in un’azienda termoidraulica.
L’obiettivo dovrà essere quello di fornire agli studenti più formazione tecnica e pratica, per prevenire ulteriori tragedie come quella vissuta da Giuliano. La richiesta di Tommaso Biancuzzi della Rete degli Studenti Medi è una: “Serve abolire i Pcto e inserire formazione sindacali e alla sicurezza sul lavoro obbligatoria in tutte le scuole. C’è un problema nel nostro Paese di sicurezza nei luoghi del lavoro, non possiamo esporre ragazzi e ragazze a questi pericoli. Il sistema va cambiato, non andiamo a scuola per morire”.